Anselmo Gotti

Pieve di Cento (Ferrara) 2/11/1902 - Ferrara 1962
Anselmo Gotti con Ettore Soffritti - 1922
Anselmo Gotti con Ettore Soffritti, 1922.


BIOGRAFIA

Il padre Orsolo Gotti fu il suo primo insegnante e, avendo visto in lui buone doti naturali, lo mandò a perfezionarsi presso il già famoso Ettore Soffritti. Dopo un paio d’anni di tirocinio decise di stabilirsi definitivamente a Ferrara, divenendo allievo ufficiale; in quel periodo, nella bottega di Ettore Soffritti arrivavano strumenti importanti per il restauro: Stradivari, Guarnieri, Maggini, Gasparo da Salò etc. Ebbe perciò modo di formarsi nel restauro e imparare tutti i segreti della liuteria.
Negli anni '30-'31 fu invitato a Vienna per restaurare una famosa collezione di strumenti ad arco.
Ritornato a Ferrara, aprì il suo laboratorio.

Anselmo Gotti in laboratorio
Laboratorio di Anselmo Gotti

Era una persona umile e riservata e quasi timoroso nel farsi pagare le riparazioni e anche gli strumenti nuovi. Si può capire anche da questa ricevuta della vendita di un violino a rate per 1.000 lire, nel 1934:

Anselmo Gotti - Ricevuta

Era poco, considerato la bella fattura dello strumento. Certo erano anche tempi difficili.
Divenne ricercato per il restauro di strumenti importanti e, considerato che era lento nel lavoro, non costruì molti strumenti nuovi. Potrebbero essere circa 100 violini, 10 viole, 15 violoncelli, 6 contrabbassi e un bellissimo quintetto intarsiato con lo stemma della famiglia Arlotti, suo estimatore e mecenate, qui in una foto d’epoca (foto sotto), ora negli USA.

Anselmo Gotti - Quintetto

Terminò gli strumenti rimasti incompleti alla morte di Ettore Soffritti e nello zucchetto del fondo mise a matita “Anselmo Gotti 1928”.
A testimonianza della fama che riscuoteva, nel 1936 gli furono dati a finire anche quelli del liutaio bolognese Armando Monterumici, dopo la morte di questi.
Spesso all’interno metteva le sue iniziali (foto sotto).

Anselmo Gotti - Firma

Nei restauri metteva sempre all’interno e anche sotto la tastiera cognome, nome anno, come faceva il suo maestro.

Anselmo Gotti - Firma

Suonava il contrabbasso, possiamo vederlo facente parte dell’Orchestra d’archi di Ferrara nel 1953 (foto in basso).

Anselmo Gotti con l'Orchestra
Anselmo Gotti con l'Orchestra

Suonava anche il mandoloncello nell’orchestra a plettro “Gino Neri” di Ferrara.
Aveva il laboratorio in Via Mentana 28b (foto in basso); poi, dal 1950 circa, alloggiava e aveva il Laboratorio dentro al Liceo Musicale “G. Frescobaldi” e qui dava lezioni di liuteria una volta alla settimana.

Antonio Boscoli, Anselmo Gotti, Gaetano Pareschi e Giorgio Rizzi
Antonio Boscoli, Anselmo Gotti, Gaetano Pareschi e Giorgio Rizzi davanti al laboratorio di Gotti al Conservatorio nel 1955
Pareschi Gaetano, Antonio Boscoli, Anselmo Gotti e Emilio Rizzi
Gaetano Pareschi, Antonio Boscoli, Anselmo Gotti e Emilio Rizzi davanti al laboratorio di Gotti nel Conservatorio nel 1955
Laboratorio di Via Mentana 28b


STRUMENTI

Anselmo Gotti Violino - Ferrara 1926
Anselmo Gotti Violino - Ferrara 1933
Anselmo Gotti Viola - Ferrara 1940
Anselmo Gotti Contrabbasso - Ferrara 1945
Anselmo Gotti Violino - Ferrara 1945
Anselmo Gotti Violoncello - Ferrara 1960
Anselmo Gotti Violoncello - Ferrara 1960